Quando pensiamo di organizzare una visita agli scavi archeologici della Campania, i primi in assoluto che ci vengono in mente sono quelli di Pompei. Ma l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. non ha seppellito sotto una densa coltre di cenere solo questa antica città ma anche altre; magari meno famose, ma sempre ricordi di quello che un tempo era questo territorio: Ercolano, Stabia e Oplonti.
Ercolano, ad esempio, ancor più di Pompei, trattiene un fenomeno di conservazione davvero unico e incredibile, regalandoci addirittura domus a due piani con tanto di monili, oggetti d’arredo e reperti organici; un vero tuffo nel passato e nella vita degli antichi ercolanesi.
La città infatti era un luogo di villeggiatura per molte famiglie patrizie e per questo decorata in modo raffinato e ricercato: visitare le varie case restituite alla luce, come la Casa del Tramezzo in legno o la Casa del Rilievo di Telefo, significa capire meglio la storia romana di quel periodo.
I depositi del parco archeologico conservano quindi pezzi di eccezionale interesse culturale, e di grande attrazione per studiosi, turisti e appassionati di storia; le case e le terme maschili, con i meravigliosi affreschi sul pavimento, sono solo alcuni dei luoghi da visitare in questa sfortunata cittadina alle falde del Vesuvio.
La visita, che richiede poche ore, è adatta anche a famiglie con bambini piccoli e a chi ha poco tempo a disposizione, senza per questo far perdere la bellezza e il fascino di sentirsi parte di una società romana; passeggiando intensamente fra quella che è stata l’antica città.
Una gita ad Ercolano diviene facilmente un percorso carico di significati storici senza risultare nemmeno per un attimo faticosa o noiosa.
Brevi cenni storici su Ercolano
La città di Ercolano deve il suo nome all’eroe greco Ercole, che si narra l’abbia fondata nel 1243 a.C.
Nel 90 a.C. venne trasformata in Municipium dai romani che la espugnarono ed iniziò a vivere un grande periodo di splendore: la sua posizione privilegiata sul mare e la temperature miti durante tutti i mesi dell’anno la facero diventare velocemente una cittadina di villeggiatura per le più nobili famiglie romane dell’epoca. Ma questo stato di grazia durò poco: nel 62 d.C. un terremoto la danneggiò in maniera seria e nel 79, quando ancora erano in corso i lavori di ricostruzione, il Vesuvio la ricoprì di lava con tutta la sua forza devastante.
La nube tossica annientò totalmente la popolazione e la città venne ricoperta da 16 metri di flussi piroclastici.
La riscoperta di Ercolano fu del tutto accidentale: mentre veniva scavato un pozzo sotto l’ordine del Principe D’Elboeuf, vennero ritrovate delle statue che decoravano elegantemente il teatro.
I lavori comunque non furono continuativi e solo nella seconda metà del 1900 vennero alla luce i ritrovamenti più importanti, quelli che attirano i turisti da ogni parte mondo.
Itinerario di 3 ore per gli scavi archeologici di Ercolano
Entrando dall’ingresso di Corso Resina 187 potremo visitare i più importanti luoghi di interesse di tutto il sito archeologico senza perdere neanche un attimo di tempo; e senza mai distrarci da questa parte di storia così coinvolgente.
In un semplice percorso che prevede la visita delle varie case romane, delle terme maschili, della Sede degli augustali e dei Fornici, ci potremo rendere conto di come era la vita degli ercolanesi prima che il vulcano non gli lasciasse scampo; e della completa e chiara edilizia residenziale dell’epoca.
Visita al Parco Archeologico con Bambini

Visitare gli Scavi con i bambini è un’esperienza davvero gradevole, ma non sempre semplicissima: con il passeggino infatti a tratti potrebbe risultare poco agevole per la presenza di un basolato.
Ma un marsupio in cui trasportare i bimbi che non camminano ancora sarà più che sufficiente per girare in completa libertà.
Inoltre, il poco tempo che il tour richiede e il deposito bagagli gratuito dove lasciare il passeggino rendono il tutto molto più lineare.
Per i ragazzi più grandicelli, invece, sarà davvero fantastico vivere l’esperienza del MAV, il Museo Archeologico Virtuale, proprio ai piedi dell’ingresso principale del sito. Il MAV regala un percorso interattivo che riporta indietro nel tempo, dall’Antica Herculaneum fino ad un anno prima dell’eruzione. Un viaggio davvero da provare!
Il Museo è aperto tutto l’anno, con ingressi che variano di orario a seconda della stagione, e di prezzo in base al percorso che si decide di fare e all’età del visitatore.
Dove pranzare nei pressi del sito archeologico di Ercolano
All’interno del sito archeologico non si trovano bar o ristoranti dove poter acquistare delle bibite o fermarci a mangiare qualcosa. Ma basterà spostarci nelle vicinanze per trovare varie opzioni per rifocillarci o per gustare deliziosi piatti tradizionali.
I luoghi da non perdere agli scavi di Ercolano
Come abbiamo ben visto, la visita ad Ercolano regala siti che non possiamo fare a meno di visitare e conoscere.
Terme Maschili

Le terme, divise come consuetudine dell’epoca fra maschili e femminili, risalgono alla metà del I secolo a.C. Ancora incredibilmente intatte, ci portano alla scoperta delle tre aree termali: il frigidarium, ovvero la sala fredda, il caldarium absidato, la sala calda, ed il tepidarium. Il settore maschile ha riportato alla luce dei meravigliosi, e ben conservati, affreschi sul pavimento, tutti a tema marino.
Sede degli Augustali

Questa sede è composta da un edificio a pianta quadrangolare che rappresentava il collegio degli augustali.
Davvero una vera e propria opera d’arte con archi e affreschi e pavimento a cocciopesto. Assolutamente di grande impatto la rappresentazione di Ercole nell’Olimpo, accompagnato da Giove, Minerva e Giunone sulla parete di sinistra e la lotta fra Ercole e Acheloo su quella di destra.
Casa Sannitica
La Casa Sannitica è una delle domus più antiche della città, risalente al II secolo a.C..
Una volta entrati possiamo ammirarne la struttura quasi del tutto intatta, con il patio di tipo ellenico, il pavimento in cacciopesto e la parte superiore formata da un finto loggiato con ai lati tre colonne di ordine ionico. Girando in questa abitazione veniamo trasportati immediatamente in una casa per la villeggiatura di una famiglia di nobili romani.
Casa del Tramezzo di Legno
La casa del Tramezzo in Legno è famosa appunto per il suo tramezzo interno in legno, ancora ben visibile e intatto nonostante l’eruzione; elemento a cui naturalmente deve anche il suo nome.
Si tratta di una specie di porta pieghevole che separa, quasi a mantenerne l’intimità, l’atrio dal resto della casa.
Una particolarità di questo tramezzo sono i battenti muniti di sostegni ad anelli utilizzati sicuramente per appendere le lanterne; e per illuminare le serate della famiglia che ci abitava, e dei loro ospiti.
Casa del rilievo di Telefo
Questa domus prende il nome dal rilievo trovato al suo interno, rappresentante il mito di Telefo; Telefo era il figlio di Ercole, fondatore della città, e quindi personaggio molto importante per la popolazione.
L’abitazione viene inserita in un arco temporale che va dal 27 al 14 a.C., e dispone di tre livelli e di varie sculture di scuola neoattica.
L’atrio è composto da colonne portate a reggere il piano superiore ed è impreziosito da diversi calchi di oscilla di marmo, dischi e maschere per proteggere la casa dagli spiriti maligni.
Fornici
Quando parliamo di Fornici intendiamo i veri e propri magazzini del porto, ubicati sulla spiaggia, che fungevano anche come ricoveri per le imbarcazioni.
Proprio nei Fornici sono stati ritrovati oltre 300 scheletri di persone che tentavano di scappare dopo l’eruzione del Vesuvio, cercando inutilmente salvezza verso il mare. Oltre ai resti, ed alle monete ed ai monili che probabilmente gli ercolanesi avevano con loro durante la fuga, è stata rinvenuta una barca di 9 metri, con accanto lo scheletro del rematore e di un soldato.
Quando visitare Ercolano
Il periodo ideale per visitare Ercolano è da marzo a novembre, quando il clima è più mite e piacevole per esplorare i siti archeologici all’aperto.
- Primavera (marzo-maggio): questo è uno dei periodi migliori per visitare Ercolano. Le temperature sono tra i 15°C e i 25°C, perfette per passeggiare tra le antiche rovine senza soffrire il caldo. Inoltre, troverai meno turisti rispetto all’estate, il che rende l’esperienza più tranquilla e immersiva.
- Estate (giugno-agosto): se non temi il caldo, l’estate è un buon momento per visitare Ercolano, ma preparati a temperature che possono superare i 30°C. Durante questi mesi, il sito è più affollato, ma potrai goderti lunghe giornate di sole. È consigliabile visitare la mattina presto o nel tardo pomeriggio per evitare le ore più calde.
- Autunno (settembre-novembre): Settembre e ottobre offrono ancora temperature piacevoli, intorno ai 20°C-28°C, con meno turisti rispetto all’estate. È un ottimo periodo per esplorare il sito archeologico e approfittare delle belle giornate autunnali. Novembre può essere più fresco e piovoso, ma è anche uno dei mesi meno affollati, ideale per una visita tranquilla.
- Inverno (dicembre-febbraio): Ercolano è visitabile anche in inverno, ma le temperature più fresche (tra i 10°C e i 15°C) e le possibili piogge rendono meno agevoli le passeggiate tra le rovine. Tuttavia, se preferisci evitare la folla e non ti dispiace il clima fresco, potresti apprezzare l’atmosfera serena di una visita in questo periodo.
Come arrivare ad Ercolano da Positano
Per raggiungere Ercolano da Positano, ci sono diverse opzioni di trasporto, combinando più mezzi per facilitare il viaggio:
In auto o scooter
Prendendo la Strada Statale 163 (SS 163) lungo la Costiera Amalfitana fino a Castellammare di Stabia, poi proseguendo sulla Strada Statale 145 e infine l’autostrada A3 Napoli-Salerno fino all’uscita Ercolano. Il viaggio dura circa 1 ora e 30 minuti, a seconda del traffico. L’auto è l’opzione più flessibile, ma il traffico può essere intenso in alta stagione.
In autobus e treno
Puoi prendere un autobus SITA da Positano fino a Sorrento (circa 1 ora – qui ci sono gli orari). Da Sorrento, prendi il treno Circumvesuviana in direzione Napoli e scendi alla stazione di Ercolano Scavi (circa 50 minuti). Questo è uno dei modi più economici per spostarsi e ti porta direttamente vicino al sito archeologico di Ercolano.
In tragetto e treno
Nei mesi estivi, puoi prendere un traghetto da Positano per Napoli (circa 1 ora e 15 minuti). Una volta a Napoli, raggiungi la stazione Circumvesuviana (Napoli Porta Nolana) e prendi il treno per Ercolano (circa 20 minuti). Questa opzione ti permette di godere di splendide vedute dal mare durante il tragitto.
Taxi o transfer privato
Se preferisci una soluzione più comoda e diretta, puoi prenotare un taxi o transfer privato da Positano a Ercolano. Il viaggio dura circa 1 ora e 30 minuti ed è la soluzione più rapida, ma anche la più costosa.
Dove dormire nelle vicinanze di Ercolano
Nelle vicinanze di Ercolano trovi diverse opzioni di alloggio, tra cui:
- Hotel Miglio d’Oro Park: situato in una villa storica, a pochi passi dagli Scavi di Ercolano, offre comfort e un ampio giardino.
- Villa Signorini Hotel: un elegante hotel con piscina, vicino agli scavi e al Vesuvio, ideale per chi cerca tranquillità.
- B&B Ercolano: strutture accoglienti e convenienti nel centro di Ercolano, perfette per soggiorni brevi.
- Resort Il Cratere: situato ai piedi del Vesuvio, offre una vista mozzafiato e un’atmosfera immersa nella natura.
Perfetto per chi visita gli scavi e desidera esplorare i dintorni.
Considerazioni finali su Ercolano
Se sei in vacanza in Costiera Amalfitana, assicurati di fermarti agli scavi archeologici di Ercolano per uno sguardo affascinante sulla vita ai tempi degli antichi romani. Con così tanta storia in mostra, è facile trascorrere un’intera giornata esplorando tutto ciò che questo sito archeologico ha da offrire. E se sei fortunato, potresti anche dare un’occhiata al lavoro attualmente in corso per scoprire nuove sezioni della città!