Cosa vedere a Sorrento: guida alla scoperta delle sue gemme nascoste

Sorrento è una di quelle cittadine che vale la pena vedere almeno una volta nella vita.

Affacciata in maniera quasi imponente sul Golfo di Napoli, con un centro storico fatto di piccole viuzze affollate di negozi e con un mare cristallino dai riflessi argentati, Sorrento riesce ad incantare ogni visitatore che la sceglie come meta vacanziera. Non solo la prima volta che ci arriva, ma ogni volta che ci mette piede.

Situato a metà fra Napoli e Salerno, questo capoluogo della Penisola Sorrentina offre davvero tante cose da vedere e, la facilità nel raggiungerla, sia in auto che in treno, rende ancor più alta la voglia di godersela.

Il punto di partenza per un tour della città sarebbe di sicuro Piazza Lauro, la piazza più moderna, per poi proseguire per il famoso Corso Italia ed arrivare a Piazza Tasso.

Il nome di questa piazza si deve proprio al famoso poeta Torquato Tasso, che nacque qui a Sorrento ed a cui è stata dedicata una statua rappresentativa. Gli abitanti si vantano tantissimo di questo cittadino così importante e conosciuto, e come non potrebbero!

L’arte e la cultura fanno da sfondo ad un panorama mozzafiato che accoglie ogni anno migliaia di turisti, e che diventa un vanto per la Campania e per l’Italia intera. E evidenziare ogni monumento, artista o chiesa è proprio una certezza per gli abitanti del posto!

Il centro storico, ad esempio, regala delle bellezze che non smettono mai di sorprendere, e che, oltre al grande valore che hanno avuto in passato, hanno assunto un ruolo di grande importanza anche ai giorni nostri.

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Come non nominare il Sedil Dominova, storico punto di ritrovo dei nobili sorrentini ed ora Sede della Società di Mutuo Soccorso; o la Chiesa di S. Francesco, proprio di fronte alla Villa Comunale, che col suo chiostro curato è diventato sede fissa per matrimoni e mostre fotografiche.

Un selfie dalla Villa Comunale con il Vesuvio ed il Golfo di Napoli sullo sfondo è davvero d’obbligo!

Sembrerà una cartolina da portare a casa o da regalare agli amici! Così come passeggiare nella zona del porto con gli stabilimenti balneari e la spiaggetta di Marina Piccola o nel borgo marinaio di Marina Grande; trovare un ristorantino in riva al mare e godere di un’ottima cucina a base di pesce non sarà mai stato così facile!

Sorrento dona davvero mille sfaccettature, e mostra con semplicità tutte le sue meraviglie, senza annoiare mai; perdersi fra la natura imponente del Vallone dei Mulini, fra la tradizione del Museo Correale o nell’arte e nella spiritualità del Duomo di Sorrento o della Basilica di S. Antonio, è sempre una buona idea.

Ma se invece tutto quello che si vuole è il relax, i Bagni della Regina Margherita, piscine naturali dell’Area Protetta di Punta Campanella, saranno lì ad aspettarci; per qualche ora di vera quiete e rilassamento.

Museo Correale

Il Museo Correale è caratterizzato da un’importante raccolta di artisti minori del ‘600 e del ‘700, così accurata e particolareggiata da regalare al Museo la denominazione del più bello della provincia d’Italia.

Inaugurato quasi cento anni fa, nel lontano 1924, ha sede a Villa alla Rota, residenza settecentesca dei Correale, conti di Terranova, da cui prende il nome; è intelligentemente diviso in 24 sale, tutte spaziose e luminose, in cui risaltano arredi del XVII e XVIII secolo, reperti medioevali, greci e romani, vetri veneziani, cristalli di Boemia e maioliche e porcellane di Capodimonte.

In particolare, si trovano inoltre gli oggetti di artigianato locale della tarsia e i dipinti paesaggistici della Scuola di Posillipo, nonché alcune edizioni delle opere del concittadino Torquato Tasso.

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Ma visitare il Museo Correale non significa solo farsi un viaggio nell’arte e nel bello, ma anche godersi il lussureggiante giardino che lo circonda e la terrazza che regala un panorama mozzafiato del Golfo di Napoli.

Osservare le bellezze che lo rappresentano e poi fermarsi ad osservare quella distesa incredibile di mare blu significa davvero ritrovare la pace dei sensi. Ed unire cultura e natura in una sola occhiata.

Chiesa di S. Francesco

Come ogni abitante del sud Italia, anche i sorrentini sono molto attaccati ai propri luoghi di culto, chiese e cattedrali che caratterizzano la loro alta spiritualità.

La Chiesa di S. Francesco, ad esempio, è davvero un vanto e una tappa da non saltare assolutamente quando si arriva a Sorrento.

Il complesso conventuale, formato dalla Chiesa, appunto, dal chiostro e dal monastero, dona un’area quasi mistica; sempre apprezzata dai turisti che cercano in questi luoghi un po’ di pace e raccoglimento.

L’interno della Chiesa, con le sue decorazioni in stucco e la tela di S. Francesco che riceve le stimmate, dell’artista Antonio Gamma, deve essere assolutamente osservato ed apprezzato: appena si supera la porta si percepisce nell’immediato un grande senso di pace e tranquillità, dovuto proprio alla grande attenzione messa nei dettagli.

Ma è il chiostro il vero protagonista, il più apprezzato dai visitatori: gli importanti portici di tufo, con archi incrociati e tondi, e l’unione di tanti stili, dovuta alle numerose ristrutturazioni, donano quell’aria solenne che tanto piace; e che viene usata spesso per mostre ed eventi religiosi importanti.

La fortuna di avere questo complesso nei pressi della Villa Comunale rende molto semplice la visita di più attrazioni nella stessa giornata.

Piazza Tasso

Piazza Tasso è il cuore turistico di tutta Sorrento.

Chiamata in origine Largo del Castello, in onore del Castello fatto costruire nel XV secolo da Ferdinando D’Aragona, venne intitolata al famoso concittadino Torquato Tasso solo nel XIX secolo; quando, dopo un’importante trasformazione urbanistica, prese il suo attuale aspetto.

La piazza, attraversata dal frequentatissimo Corso Italia, è davvero un punto nevralgico della città: nel lato meridionale spicca la casa Correale e nel lato nord la Chiesa Santa Maria del Carmine e il prestigioso Grand Hotel Vittoria, che ha ospitato personaggi del calibro di Enrico Caruso. Sempre dal lato nord, una stradina conduce alla Marina Piccola, con le sue apprezzate spiaggette.

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Basilica di S. Antonino

A Sorrento non si può nominare S. Antonio senza drizzare le spalle ed assumere un atteggiamento di grande rispetto. Il Santo, infatti, è Patrono, avvocato e Padre di Sorrento e della Penisola, protettore dalle epidemie e dalle calamità; molti miracoli infatti gli sono stati attribuiti, tanto da dedicargli una basilica di grande maestosità.

Costruita vicino al sepolcro del Santo intorno all’anno mille, ha subìto nel corso degli anni diversi restauri, che gli hanno donato l’attuale stile barocco.

L’ingresso è caratterizzato da due ossa di cetaceo che stanno a rappresentare il più conosciuto miracolo di S. Antonino: il salvataggio di un bambino inghiottito proprio da una balena.

Il soffitto della navata centrale, invece, è decorato con delle tele del Lama in cui vengono rappresentati, oltre al Patrono, anche i Santi Gaetano Thiene e Andrea Avellino.

Sull’altare sono conservate le spoglie del protettore, meta spesso di pellegrinaggi e di raccoglimenti in preghiera.

Duomo di Sorrento

Il Duomo di Sorrento è dedicato ad altri Santi, Filippo e Giacomo, ma sempre oggetto di vari restauri che ne hanno modificato fortemente l’aspetto.

L’elemento rimasto intatto è solamente il portale marmoreo, che riporta nell’architrave gli stemmi della Casa d’Aragona, di Sisto IV e dell’Arcivescovo De Angelis.

Un duomo davvero maestoso, con soffitti ornati da tele barocche e opere di grande valore artistico, come la Madonna col Bambino e i due S. Giovanni, oltre che con la cappella in cui fu addirittura battezzato Torquato Tasso.

Una visita accurata è davvero d’obbligo, non solo all’interno ed alle sue accuratezze ma anche all’esterno, su Corso Italia, al maestoso campanile con l’orologio in ceramica del ‘700.

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Sedile Dominova

Il Sedile Dominova, in via San Cesareo, è un edificio monumentale del XIV secolo, in cui si ritrovavano i nobili della parte più occidentale di Sorrento.

Solo nel 1877, anno in cui fu fondata la Società Operaia di Mutuo Soccorso, fu adibito a sede di raccolta dei lavoratori della città: una sorta di mutualismo attraverso cui riuscivano a tutelarsi in caso di malattie ed infortuni. Una garanzia di cui necessitavano e di cui sentivano assolutamente il bisogno.

Un edificio apprezzato per entrambi i suoi ruoli, e che dona ancora oggi delle particolarità fortemente rappresentative.

L’affresco con lo stemma della città che si trova all’interno, ad esempio, è davvero un’opera di grande importanza: rappresenta il simbolo della cittadina con due angeli ai lati, in segno di protezione. Assolutamente da ammirare. Ma non solo. La volta della cupola, con un’architettura di tipo rinascimentale, raffigura le insegne araldiche di ogni famiglia nobile che ne faceva parte: uno spettacolo che riporta alla storia di Sorrento e delle persone che l’hanno resa grande.

Vallone dei Mulini

Questa Valle Costiera ritrova il nome nella presenza di un mulino, una volta utilizzato per la macinazione del grano.

La sua origine si deve ad una potente eruzione che 35.000 anni fa sconvolse la Campania, e che formò questo enorme solco che attraversa la montagna.

La sua collocazione, alle spalle di Piazza Tasso e non troppo distante da Marina Piccola, ha reso il Vallone uno dei luoghi abbandonati più fotografati al mondo; il famoso sito giornalistico americano Buzzfeed, oltre 80 milioni di visite, lo ha addirittura nominato uno dei trenta posti più affascinanti della Terra.

Lo spettacolo che mostra delinea tutta la forza della natura; già dal centro storico si può ammirare questa spaccatura nella roccia che scolpisce, quasi spaccandolo del tutto, il banco calcarenitico presente. Un vero evento che ha cambiato fortemente la morfologia del territorio, in tutta la sua irruenza.

Momentaneamente si può accedere al Vallone solo da un piccolo cancello ubicato sulla strada che collega il porto con Piazza S. Antonio.

Il livello di allarme però, su questo luogo suggestivo e incontaminato, è in continuo aumento: l’ultima frana che lo ha colpito ha provocato una caduta di detriti e macigni che sono andati depositandosi nell’alveo del fiume sottostante.

Altri smottamenti simili potrebbero far scomparire del tutto questo elemento naturale così importante per Sorrento e tutta la penisola.

Spiagge di Sorrento

Sorrento incanta con le sue meravigliose spiagge che offrono esperienze balneari per tutti i gusti. Marina Grande, situata nell’antico borgo di pescatori, regala un’atmosfera autentica con acque tranquille e ristorantini caratteristici. Marina Piccola, nei pressi del porto principale, si distingue per i suoi stabilimenti su palafitte, ideali per famiglie grazie ai fondali dolcemente digradanti.

Per gli amanti della natura incontaminata, i Bagni della Regina Giovanna rappresentano un gioiello con le loro piscine naturali immerse in un contesto archeologico. La spiaggia di Puolo offre acque calme e panorami mozzafiato, mentre nei dintorni della Regina Giovanna si nascondono piccole insenature riparate per chi cerca intimità.

Ogni angolo della costa sorrentina permette di immergersi nel profumo della salsedine e ammirare le brillanti tonalità del mare, godendo pienamente dell’atmosfera rilassata ma vivace che caratterizza la vita balneare della Penisola.

Bagni della Regina Giovanna

I Bagni della Regina Giovanna rappresentano un gioiello naturalistico situato sul Promontorio di Punta Capo a Sorrento, all’interno dell’area Marina Protetta di Punta Campanella. Queste straordinarie piscine naturali prendono il nome dalla Regina Giovanna d’Angiò-Durazzo che, tra la fine del Trecento e l’inizio del Quattrocento, trascorreva le sue estati a Sorrento, portando i suoi numerosi amanti in queste acque cristalline.

Ciò che rende questo luogo particolarmente prezioso è la sua incontaminata naturalezza: un sito archeologico ad accesso gratuito, completamente privo di strutture ricettive, bar o ristoranti, dove è possibile ritrovare un autentico contatto con la natura.

Per godere appieno dell’atmosfera magica dei Bagni della Regina Giovanna, si raccomanda di visitarli all’alba o al tramonto durante i mesi estivi più frequentati, oppure di optare per i periodi di giugno e settembre, quando l’affluenza turistica diminuisce sensibilmente.

Per un’esperienza più confortevole, è consigliabile indossare scarpette da scoglio, poiché il fondale è composto esclusivamente da rocce e ciottoli, senza presenza di sabbia.

Spiaggia di Marina Grande

Marina Grande rappresenta un imperdibile angolo di Sorrento, un antico borgo marinaro caratterizzato da vivaci case colorate e stretti vicoli che evocano l’atmosfera di un dipinto. Originariamente quartiere residenziale di famiglie locali, ha subito una graduale trasformazione fino a diventare una delle destinazioni turistiche più accoglienti dell’intera Penisola Sorrentina.

Questa metamorfosi è stata accelerata dal successo del film “Pane Amore e…” con Sofia Loren, Dino Risi e Vittorio De Sica, girato proprio in questa location. La straordinaria bellezza paesaggistica di Marina Grande, che offre panorami mozzafiato sul Golfo di Napoli, il Vesuvio e la Costa del Capo di Sorrento, l’ha resa uno scenario cinematografico ideale.

Oltre alle vedute spettacolari, Marina Grande attira visitatori per i suoi affascinanti stabilimenti balneari. Ogni anno, migliaia di turisti nazionali e internazionali si immergono nelle acque cristalline di Sorrento, godendo dei comfort offerti dalle varie calette.

Spiaggia di Marina Piccola

Marina Piccola rappresenta il principale porto di Sorrento, un hub strategico dove attraccano aliscafi e traghetti diretti verso varie destinazioni del Golfo di Napoli. Questo vivace crocevia marittimo gestisce circa un terzo del turismo internazionale dell’intera zona napoletana.

Oltre alla sua funzione logistica, Marina Piccola ospita i più rinomati stabilimenti balneari di Sorrento. La limitata estensione della costa sabbiosa ha portato a un’ingegnosa soluzione: caratteristiche strutture su palafitte che si protendono sul mare, creando uno spettacolo visivo unico.

Sulla parte superiore di Marina Piccola si ergono alcuni degli hotel più prestigiosi della Penisola Sorrentina, tra cui l’hotel Tramontana, edificato dove un tempo sorgeva la dimora del celebre poeta Torquato Tasso.

Nerano

La costa di Nerano è una vera delizia per chi ama le immersione e vuole godersi a pieno il mare in ogni sua forma. Una vera e propria perla della penisola che offre ai suoi visitatori tutto quello che potrebbero aspettarsi: mare, storia, natura.

Spiagge quasi incontaminate di ciottoli, acqua trasparente ed alle spalle una montagna con fitta vegetazione che protegge quasi totalmente dal vento. Davvero un luogo suggestivo in cui passare una o più giornate, lasciandosi tutti i pensieri e le preoccupazioni alle spalle.

Baia di Ieranto

La Baia di Ieranto è una lingua di terra che si allunga sul borgo di Nerano fino quasi a toccare Capri.

L’accesso all’area è sempre libero nonostante sia di proprietà di FAI, il fondo nazionale per l’ambiente, che spesso organizza tour e visite guidate a favore dei turisti.

La parte finale del sentiero della baia porta alla spiaggia, ed è chiamata la Scala dei Minatori, proprio in onore dei minatori che nel 1900 estraevano la calce dalle cave.

La spiaggia di Ieranto è un’area protetta, a cui si arriva dopo un percorso di oltre 6 chilometri, e che non ha aree attrezzate, stabilimenti o strutture turistiche: non un luogo forse in cui portare i bambini ma di certo dove poter fare il bagno nell’acqua più pulita di tutta la costa.

Quando visitare Sorrento

Il momento ideale per visitare Sorrento dipende da cosa desideri fare e dall’atmosfera che cerchi. Ecco una guida per scegliere il periodo migliore:

  • Primavera (marzo-giugno): Temperature miti (15-25°C), natura in fiore, ideale per escursioni e visite culturali senza affollamento.
  • Estate (luglio-agosto): Temperature oltre 30°C, perfetta per mare e vita notturna, ma molto affollata.
  • Autunno (settembre-ottobre): Ancora caldo (20-25°C) ma meno turisti, ottimo per escursioni e eventi locali.
  • Inverno (novembre-febbraio): Più fresco (10-15°C), tranquillo, con atmosfera natalizia suggestiva e prezzi più bassi.

Come arrivare a Sorrento da Positano

Ci sono diverse opzioni per raggiungere Sorrento da Positano, ognuna con i suoi vantaggi:

In auto o scooter

Percorrendo la panoramica Strada Statale 163 (SS 163), che costeggia la Costiera Amalfitana, puoi arrivare a Sorrento in circa 30-40 minuti, a seconda del traffico. Il percorso offre viste mozzafiato, ma tieni presente che la strada può essere stretta e affollata, soprattutto durante l’estate.

In autobus

I bus della compagnia SITA collegano Positano a Sorrento in circa 1 ora (qui ci sono gli orari). È un’opzione economica e comoda, ma può essere affollata nei mesi di alta stagione. Gli autobus partono dal centro di Positano e ti lasciano alla stazione degli autobus di Sorrento, da dove puoi esplorare la città.

In traghetto

Durante i mesi estivi, puoi prendere un traghetto da Positano a Sorrento. Il viaggio dura circa 40 minuti, ed è un’opzione perfetta se vuoi evitare il traffico e goderti il panorama costiero dal mare. Diversi operatori, come Travelmar e Positano Jet, offrono servizi regolari.

Taxi o transfer privato

Se cerchi un’opzione più comoda, puoi optare per un taxi o un servizio di transfer privato. Il viaggio dura circa 30-40 minuti, a seconda delle condizioni del traffico. Questa soluzione è più costosa rispetto ai mezzi pubblici, ma offre maggior comfort e flessibilità.

Considerazioni finali su Sorrento

Dunque, se stai cercando una città di una bellezza mozzafiato non molto distante dalla Costiera Amalfitana, Sorrento è la città che fa per te. Con le sue drammatiche scogliere a picco sul Mar Tirreno e le sue belle strade e palazzi storici, questa città ti toglierà il fiato. Aggiungete alcuni dei migliori cibi d’Italia e un sacco di cose interessanti da vedere e da fare, e avrete la ricetta per una vacanza indimenticabile. Ti abbiamo già convinto? Se no, venite a vedere voi stessi – Sorrento vi aspetta!

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