Il limone sfusato amalfitano è uno degli agrumi tipici della Costiera Amalfitana.
Rispetto agli altri limoni, questo frutto ha delle caratteristiche ben precise che lo rendono facilmente riconoscibile quali la forma affusolata e il colore giallo brillante della sua buccia, la parte più aromatica grazie ai suoi oli essenziali contenuti all’interno.
Il Limone Costa d’Amalfi IGP viene usato anche nella originale ricetta campana dello squisito dolce della tradizione culinaria amalfitana, la Delizia al limone.
Altri dolci preparati con il limone di Amalfi sono i Babà al limoncello e torte di vario genere. La scorza dello sfusato viene, inoltre, usata nella realizzazione del liquore tipico di questa zona bevuto spesso come digestivo: il limoncello.Oltre ad arricchire ogni ricetta, questi agrumi possono essere gustati più semplicemente tagliati a fette con l’aggiunta di sale e zucchero.
In alcuni vivai della Costiera Amalfitana viene effettuata la vendita dell’albero di limone sfusato amalfitano. Se deciderai di acquistarlo potrai avere una pianta dai frutti profumatissimi direttamente nel tuo giardino.
La fioritura dell’albero di sfusato avviene durante tutto l’anno e così anche la raccolta dei limoni. Le raccolte di qualità più elevata sono quelle tra la stagione primaverile e quella estiva, cioè tra marzo e luglio.
Nella Costiera Amalfitana vengono utilizzate ancora le antiche tecniche agrarie tradizionali per la coltivazione dello sfusato. Tali tecniche prevedono il terrazzamento poiché permette di sfruttare anche la costa ripida.
Storicamente il limone di Amalfi veniva usato come rimedio contro lo scorbuto essendo ricco di vitamina C. L’acido ascorbico in esso contenuto, infatti, permetteva ai navigatori di non ammalarsi di questa fastidiosa malattia.
I comuni in cui viene coltivato lo sfusato sono Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Scala, Tramonti, Vietri sul Mare e naturalmente Amalfi.
Storia della produzione dello sfusato amalfitano
La storia della produzione dello sfusato amalfitano ha radici molto profonde che risalgono al periodo delle espansioni arabe nel Mediterraneo. Questi ultimi introdussero l’utilizzo del limone prima in Spagna e in Sicilia e successivamente in Campania.
Il limone divenne indispensabile nel momento in cui furono scoperte le sue proprietà curative nella cura dello scorbuto. Tale malattia veniva contratta principalmente da chi faceva lunghi viaggi in nave in quanto aveva un’alimentazione priva di frutta e verdura fresca.
Un rimedio contro lo scorbuto erano gli agrumi, ricchi di vitamina C. Questa vitamina, infatti, contrastava anche l’anemia favorendo l’assorbimento del ferro e quindi si rese indispensabile per i navigatori amalfitani portare, durante le lunghe tratte in mare, una grande quantità di limoni tant’è che la Repubblica Amalfitana emanò nell’XI secolo un decreto che prevedeva che sulle navi ci fossero obbligatoriamente provviste di limoni.
Tra il 1400 e il 1800 la domanda di limoni amalfitani da parte di altre nazioni europee subì un forte incremento.
Aumentando la richiesta crebbe anche il numero e la superfice dei cosiddetti “giardini di limoni”, cioè i limoneti. A tale scopo si rese necessario recuperare terreni scoscesi dove poter coltivare i limoni della Costiera Amalfitana.
Caratteristiche dello sfusato amalfitano
Il nome “Sfusato” del limone di Amalfi deriva dalla forma affusolata di questo agrume. Gli aspetti che lo caratterizzano sono in primo luogo la buccia di uno spessore intermedio. Il colore della scorza del limone è di un giallo brillante.
Tra le altre caratteristiche dello sfusato amalfitano troviamo un profumo fresco e intenso dovuto alla grande quantità di oli essenziali contenuti nella buccia di limone. La polpa è molto succosa e ha un livello di acidità moderata.
Le dimensioni dello sfusato sono piuttosto grandi e consistenti sia per lunghezza che per peso, infatti, ognuno di questi agrumi pesa almeno 100 grammi.
Alcuni studi dell’Università degli Studi di Napoli Federico II hanno rivelato che il limone di Amalfi è una delle varietà che contiene una maggiore quantità di acido ascorbico, la vitamina C usata come rimedio allo scorbuto.
Il terreno calcareo, l’aria di mare e il sole conferiscono a questo agrume il suo sapore caratteristico. Le piante di sfusato amalfitano sono talmente resistenti che possono vivere fino a 500 anni.
Tecnica di coltivazione del limone di Amalfi
La tecnica di coltivazione del limone di Amalfi rispetta i metodi tradizionali, quelli dei terrazzamenti, detti macerine, per sfruttare al meglio anche i terreni in pendenza.
La raccolta del limone sfusato avviene diverse volte all’anno grazie al fenomeno del polimorfismo che consiste in una continua fioritura e conseguente maturazione dei frutti.
Le tecniche agrarie tradizionali dello sfusato non prevedono trattamenti chimici. Infatti, per la fertilizzazione del terreno viene usato il concime organico e il verderame.
L’uso di sostanze naturali permette agli alberi di crescere sano e forte e ai limoni di maturare con i suoi tempi e con il suo tipico profumo estasiante.
Grazie alla vendita dello sfusato in appositi vivai potrai coltivarlo anche a casa tua in un vaso piuttosto grande per permettere alle radici di espandersi.
Zone di coltivazione dello sfusato amalfitano
Le zone di coltivazione dello sfusato amalfitano hanno un clima particolarmente mite che le ha rese idonee allo sviluppo di tali piante.
L’area della Costiera Amalfitana in cui viene coltivato il Limone Costa d’Amalfi IGP comprende la splendida Amalfi, Cetara, Conca dei Marini.
Rientrano tra le località della coltivazione dello sfusato anche Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello. Altri comuni in cui ci sono agricoltori che si dedicano alla coltura del limone amalfitano sono Scala, Conca dei Marini e Vietri sul Mare.
Da non perdere una visita ai limoneti della Costiera Amalfitana per poter guardare i caratteristici terrazzamenti realizzati con muri a secco formati da pietre calcaree.
Perché si chiama Sfusato Amalfitano?
Il termine “Sfusato Amalfitano” si riferisce a un particolare tipo di limone coltivato nella regione di Amalfi, in Italia. Il nome “Sfusato” deriva dalla forma allungata e affusolata del frutto, mentre “Amalfitano” fa riferimento all’area geografica di origine.
Uso del limone di Amalfi a tavola
Il gusto unico dello sfusato lo rende adatto a essere assaporato anche da solo con l’aggiunta di sale e zucchero a seconda dei gusti.
L’uso del limone di Amalfi a tavola è molto ampio in quanto può arricchire ricette dolci o salate con il succo o con la scorza grattugiata. Proprio con la buccia è possibile preparare un ottimo infuso adatto a contrastare nausea e cattiva digestione.
Il Limone Costa d’Amalfi è ideale per aromatizzare antipasti di terra e di mare. Può essere usato per realizzare primi, come risotti o pasta, secondi di carne e pesce, ma anche contorni, salse salate e un gran numero di dolci.
Oltre che per le ricette di vari piatti lo sfusato viene usato per fare il limoncello della Costiera Amalfitana, il liquore digestivo campano.
In alcuni bar del posto potrai provare il caffè al limone che ai puristi del caffè sembrerà troppo audace come accostamento, ma il suo gusto saprà stupirti piacevolmente.
L’aroma dello sfusato è fondamentale nella preparazione di alcuni dolci tipici della Costiera Amalfitana, come la Delizia al limone e il Babà al limoncello. Lo sfusato viene usato anche nella ricetta dei profitterol, dei cioccolatini e di molti altri dolci.
Consorzio di Tutela Limone Costa d’Amalfi
La tutela dello sfusato è stata garantita dal Consorzio di Tutela Limone Costa d’Amalfi IGP, il quale si è costituito nel 2002. L’ente assicura la qualità e l’origine del prodotto riconosciuto storicamente e tradizionalmente dal mercato grazie al marchio IGP (Indicazione Geografica protetta).
Il consorzio è attivo anche nella promozione e nella divulgazione tra i commercianti, i consumatori, i tour operator e i mass media degli aspetti che caratterizzano e rendono unico lo sfusato di Amalfi.
Il Consorzio di Tutela Limone Costa d’Amalfi è stato riconosciuto dall’ente MIPAF con DM 29 luglio 2003, pubblicato sulla GU n. 193 del 21.08.2003, in base all’art. 14 della legge 526/99 per la tutela, vigilanza e valorizzazione del prodotto.
Conclusione
Se stai cercando un limone italiano delizioso e unico, non cercare oltre lo sfusato amalfitano.
Questo agrume ha una lunga storia di produzione nella Costiera Amalfitana ed è apprezzato per il suo sapore unico e la sua consistenza.
Il Consorzio per la Tutela del Limone della Costiera Amalfitana sta lavorando per proteggere questa varietà di agrume e garantire che continui ad essere disponibile per le generazioni a venire.
Quindi, la prossima volta che stai cercando qualcosa di speciale in un negozio di souvenir a Positano, tieni gli occhi aperti per lo sfusato amalfitano e non rimarrai deluso!